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Il “Light”, la miglior scelta.. ?

in News 1 Marzo 2019

Partiamo dalla nascita di questi prodotti, spacciati per sani e migliori. Sappiamo veramente cosa sono? Perché sono migliori? Come sono nati?

Innanzitutto un prodotto può essere definito light se il suo apporto calorico è ridotto del 30% rispetto al valore dell’alimento originale (Normativa a livello Europeo, Regolamento CE n. 1924/2006)

Il prodotto per essere reso light subisce una lavorazione più spinta che porta delle volte alla riduzione delle proprietà nutrizionali, esempio le Vitamine Liposolubili contenute, le quali devono essere veicolate solo dai grassi (Vit. A-E-D-K).

La parte grassa dell’alimento è anche quella che conferisce il sapore all’alimento stesso. Il sapore naturale! E se questo viene a mancare, hanno visto bene, per invogliare il consumatore a comprarlo, di aggiungere ZUCCHERI, DOLCIFICANTI, AROMI!

Sappiamo benissimo tutti gli effetti di questi fattori ingrassogeni, lo zucchero in primis crea dipendenza. E cosa ancora peggiore è l’effetto iperglicemizzante che ha, portando la nostra Glicemia alle stelle con conseguente produzione di Insulina creando poi scompensi metabolici. Queste sostanze non riconosciute dal nostro sistema digerente vanno ad intaccare i nostri meccanismi ormonali di appetito/sazietà. Studio effettuato sui ratti che dopo aver sostituito grassi normali con grassi light hanno cominciato a mangiare di più aumentando di peso; http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21688890

Un altro importantissimo studio, condotto nel Gennaio 2008 su 9500 tra uomini e donne, rilevò un rischio di sindrome metabolica (pre-diabete) superiore del 34% in chi beveva almeno una bibita “light” rispetto a chi non ne beveva. Altri studi condotti dalla Texas University hanno correlato l’assunzione quotidiana di una bibita light con un aumento del 41% del rischio obesità ed addirittura del 65% del rischio sovrappeso.

Quindi meglio più grassi che zuccheri?

Questi grassi che sono, e lo sono ancora, demonizzati, forse non fanno poi così tanto male. Pensare solamente a ridurre le calorie per perdere grasso è un errore in partenza. I cibi grassi portano con sé una miniera di nutrienti, tra cui le vitamine liposolubili, oltre ad essere essi stessi assolutamente fondamentali in un’alimentazione sana (sto parlando dei grassi buoni dell’olio di oliva, della frutta secca, di alcuni tipi di carne, del pesce).

In conclusione, la dicitura “light” non significa salutare, anzi, fanno ingrassare. La miglior scelta è quella di puntare sempre alla qualità dell’alimento, non limitiamoci a contare quante calorie introduciamo, focalizzandoci sulle quantità, la qualità verrà a mancare.